Questo libro è la trasformazione in romanzo di una commedia del grande Henrik Ibsen.
Un’opera nota ma non notissima, dalla quale è stato tratto negli anni ’70 un film indimenticabile con Steve Mc Queen.
“Un nemico del popolo” tratta delle vicende che si sviluppano intorno ad un nuovo centro termale voluto dal dot. Stockman e di cui ne era diventato il medico di riferimento.
Questa nuova attività porta nel paese denaro e prospettive di crescita economica che rendono tutti felici. Siamo agli albori della rivoluzione industriale in Norvegia.
Il medico però fa una scoperta: le malattie sviluppatesi tra i clienti arrivati alle terme erano determinate dall’inquinamento delle acque stesse a causa dei versamenti nelle tubature di percolato tossico dei rifiuti del paese.
Questo cambierà tutte le relazioni e ben altre verità emergeranno tra i protagonisti e gli abitanti di quella località.
Ho accolto la proposta fattami dall’editore di trascrivere in prosa questo testo teatrale di Ibsen perché mi sembrava una sfida interessante e in effetti lo è stata.
L’opera innanzi tutto si è rivelata assolutamente coinvolgente, intelligente, ironica e ricca di insegnamenti. Ho imparato molto soffermandomi sulle considerazioni che il personaggio centrale, il dot. Stockman, compie nel procedere degli eventi che lo portano ad essere prima amico e poi nemico del popolo.
Sono considerazioni che riguaradano la nostra vita di oggi esattamente, se non di più, di allora.
La tipologia di scrittura poi mi ha messo davanti agli occhi la persona, l’essere umano, con le sue specifiche caratteristiche intrinseche. L’effetto del testo teatrale infatti è dato proprio dal portare questa “specialità” al centro della scena, su di un palco, così in rilievo e in primo piano.
La sfida di portare tutto questo in prosa senza che si perdesse la feschezza dell’ironia dei dialoghi e delle vicende è stata importante e mi ha porato da un lato a mantenere i dialoghi che ho riportato esattamente come da stesura originale e dall’altra a chiedere aiuto agli elementi della natura perché mi supportassero nel raccontare l’atmosfera che si sarebbe creata nello spazio dedicato di un teatro vero, davanti ad un pubblico che vede, sente e partecipa dal vivo allo snodarsi delle vicende e delle personalità.
Il risultato è un racconto leggero e profondo che catapulta nella Norvegia di fine ottocento e riporta ai nostri tempi contemporanei con importanti consapevolezze in più …così mantenendo vivo il compito dell’opera teatrale in sé: quello di essere scuola di vita.
Il libro sarà disponibile anche in versione audio.