I problemi quando si presentano destabilizzano
Ci mettono di fronte al fatto che quel modo di pensare, e quindi di agire, che ci ha condotto al dover affrontare quel problema ha bisogno di essere ristrutturato
I problemi ci insegnano che dobbiamo imparare a pensare in modo diverso
I problemi ci fanno sentire sotto scacco
Agiscono sulla nostra autostima che si deprime nel realizzare che non possiamo raggiungere o mantenere o riprodurre quello che vogliamo per noi come lo vorremmo o come anche sarebbe giusto che fosse.
I problemi ci danno una vera sferzata di novità e ci spingono a doverci rinnovare.
Le emozioni che ci accompagnano nell’impatto con un problema spesso sono:
ansia
paura
incertezza
sfiducia
rabbia
frustrazione
scoraggiamento
impotenza
Invece la reazione nel corpo si manifesta spesso nella rigidità di alcuni muscoli, la respirazione contratta, il battito cardiaco alterato, confusione mentale, un senso di vuoto interiore…dove la vado a trovare la soluzione?
Viene voglia di scappare, di scrollarsi di dosso quella situazione che non vogliamo e di prendercela con quell’evento, o con qualcuno. Ci si sente imprigionati.
Il primo impatto è molto facilmente questo ma è anche molto importante che questa reazione non si mantenga a lungo.
In questo stato infatti sarà molto difficile trovare una risposta adeguata alla nuova situazione che si è creata, anzi, si potrebbe annebbiare così tanto il cervello da imboccare la strada sbagliata.
Magari occorre una decisone rapida o invece il tempo davanti si può dilatare forse anche da sembrare infinito.
In ogni caso meglio:
Allargare il focus oltre i confini del problema stesso. Rimanere ancorati alla cosa in sé, impedisce di prendere in considerazione gli aspetti correlati, dove il terreno è più sgombro e abbiamo forse un margine di manovra più ampio. Inoltre è necessario per non sentirsi oppressi, vittime, impotenti. Rimanere agganciati lì toglie energia anche a tutto il resto dove la vita cotinua a procedere e ci può aiutare ad essere più lucidi.
Mettere in evidenza quale è l’aspetto più cruciale del problema, cosa veramente brucia o costituisce il maggior danno o il cambiamento che diventa necessario affrontare e che maggiormente disturba. Perchè potrebbe sicuramente essere utile contenere il problema a ciò che proprio non si può evitare, ammortizzandolo e riducendolo in sotto dimensioni.
Fare un sommario delle persone su cui possiamo o meno contare, a quali situazioni possiamo appoggiarci, quali le risorse di cui possiamo disporre. Per avere un quadro più obbiettivo possibile.
Ma ciò che è più importante è tenere presente la necessità di un salto di qualità più o meno significativo nel modo con cui ci poniamo nella vita. Un problema ha sempre qualcosa a che vedere anche con la nostra persona, con il modo con cui affrontiamo la vita.
E ci provoca.
Per questo è anche importante non rimanere attaccati ad un pensiero, ad una convinzione, ad un orizzonte.
I problemi ci mettono in discussione e un modo interessante per ottenere il meglio da questa situazione di difficoltà è accettare l’invito e stare nella provocazione…quale è il salto di qualità che possiamo permetterci di realizzare?
Perchè c’è una soddisfazione dietro l’angolo che ci aspetta…risolvere il problema in maniera efficace!
Come hanno fatto alla Nasa quando nel preparare quanto serviva per portare l’uomo nello spazio si è posto il problema di inventare una penna che potesse scivere in assenza di gravità: un bel problema! Sono stati investiti tanti capitali alla ricerca di questa soluzione tecnica fino a quando…non si è spostato il focus! Ovvero si sono posti la domanda: come si può scrivere nello spazio? E a zero costi hanno inserito l’uso della matita!
I problemi da risolvere ci mettono nelle condizioni di dover allargare il nostro campo mentale, di guardarci intorno e osservare, ascoltare ciò che sentiamo dentro, come essenza del problema e tutto intorno come possibilità da sviluppare. Se chiudo subito il mio orizzonte con la domanda: che penna posso fare per scrivere nello spazio? non “vedrò” mai la matita che non è una penna ma può scrivere agilmente nello spazio!!
Che gusto che piacere, che salto di qualità. Che potente iniezione di autostima, fiducia, rinforzo.
Insomma…
i problemi sono potenti occasioni per lavorare su se stessi!
E siccome non mancano mai…la spinta a migliorarci è costante!
In sintesi gli ingredienti più efficaci per affrontare queste situazioni sono:
– mantenere la mente aperta, impedire che l’abitudine alla chiusura mentale, che le emozioni negative ci spingono a tenere, possa stabilizzarsi dentro di noi
– cercare di nutrirsi di “cose buone”, comportamenti, persone, eventi, la natura, per mantenere sveglio e fresco il nostro sistema ricettivo, la nostra intelligenza, la fiducia nelle nostre possibilità
– evidenziare dentro sé che si sta affrontando una sfida per evolvere e migliorare la propria visione delle cose e quindi non solo quella situazione in particolare
– non rimanere attaccati ad una determinata possibilità e solo a quella…l’abbondanza della vita ce ne offre molte e diverse se noi lasciamo che ci possano arrivare…mantenedo una mente aperta
– informarsi! Il non sapere come stanno davvero le cose o darle per scontate, può essere un ingrediente importante per avere una visione surdimensionata di quello con cui abbiamo a che fare
– talvolta non c’è proprio nulla che possiamo fare x cambiare le cose ed è necessario accettarle così come sono smettendo di combatterle…vuole dire che abbiamo la necessità di attraversarle per ricevere l’insegnamento di cui abbiamo bisogno.
Molte volte ho sentito nei problemi con cui mi sono, anche oggi, misurata, il loro contenuto legato ad un vecchio modo di pensare e di fare, ad una visione che non mi apparteneva più ma che è stata mia nel passato.
In tutto questo comuncque c’è anche la possibilità di RISOLVERE IL PROBLEMA! di trasformarlo e renderlo leggero, di scioglierlo e ricavarne anche dei vantaggi.
Il termine soluzione infatti, che deriva dal latino “solutio”, è il risultato della risoluzione ovvero della “resolutione”, cioè dello sciogliere quel groviglio infine dipanandolo.
In fondo, trovare la soluzione significa…
andare verso ciò che è semplice!!!