Ho cominciato a “scegliere di essere” molto tempo fa anche se non lo sapevo, e oggi sono a offrire il mio contributo a chiunque altro voglia intraprendere o continuare questa strada che porta a dare sostanza alla parte migliore di sé. E faccio questo con incontri individuali, corsi, gruppi, programmi radio, libri, interventi in eventi, conferenze, social.
In realtà però io non volevo nascere…avevo una gran paura.
Mia madre mi disse di difficoltà legate al contesto in cui si trovava a partorire ma solo con il lavoro di contatto profondo dentro di me, su questo tema, durante la formazione Soul Voice, che ho scoperto quella scure insanguinata davanti ai miei occhi mentre ero nel canale del parto. Sono nata in Argentina, da genitori italiani, in tempi in cui stavano prendendo forza la cultura e la politica che portarono alla tragedia del colpo di stato di Videla. Per molti anni ho pianto lacrime che non riuscivo a fermare pensando alla mia terra di nascita. Poi già grande e già sul mio percorso di crescita personale da tempo, ho voluto chiedere a mia madre “ Ma come era il tempo atmosferico quando sono nata?” Mi sono resa conto che io pensavo subito al sole…ma in realtà non era detto! Alla risposta affermativa di mia madre però si è poi aggiunta un’ altra storia che la mia mamma non era mai riuscita a raccontare per il dispiacere che ancora sentiva addosso.
Io ero nata da poco più di un mese e mia madre, accompagnata da mio padre, si doveva recare dal medico. Mi aveva appena allattato e mi ero addormentata. Così mio padre decise, pensando che fosse meglio per me, di lasciarmi a casa da sola. Questo racconto mi colpì molto…spiegava tanto delle mie difficoltà di relazione e del senso di disperazione, della paura di non farcela, che talvolta mi prendeva…una sindrome dell’abbandono che poi, sempre attraverso il lavoro su di me, ho rintracciato fino a risentire le mie urla scatenatesi appena la porta di casa si chiuse, e che poi ho saputo sono durate un giorno e una notte.
Ecco, questi temi, l’abbandono e la paura di non farcela, mi hanno accompagnato da vicino per tutta la prima parte della mia vita. Sì, potrei dire proprio che la mia storia si divide in due: prima e dopo la comprensione che io ero artefice del mio destino e che potevo cambiare le cose che non mi piacevano e che mi facevano soffrire. Questo alzare la testa e guardarmi intorno, cominciando a cercare risposte senza più subire in modo scontato, ha completamente rivoluzionato il mio approccio a tutti gli aspetti della mia vita. Un vero e proprio “stravolgimento” che passo dopo passo mi ha dato e mi dà sempre più soddisfazione, tanto che ho sentito la necessità e l’urgenza di condividere le comprensioni, gli strumenti e le opportunità a cui avevo potuto accedere alle persone intorno a me.
Certo non è stato facile e ancora la sfida raccolta richiede impegno e la disponibilità ad alzare continuamente l’asticella di riferimento, ma la parte che io oggi sento migliore della mia vita è proprio questa: è la parte di me che mi tiene viva e vitale, sempre in pista, e mi dà la percezione di essere in un processo di crescita evolutiva.
Ma sopratutto utile agli altri.
Questo è il senso che per ognuno in realtà, in modo naturale, dà senso al proprio lavoro…qualsiasi cosa facciamo, ci riempie di soddisfazione e benessere il fatto che possa migliorare la propria qualità della vita insieme a quella degli altri.
Per me questo ha voluto dire inizialmente conseguire una laurea in architettura con indirizzo urbanistico: sentivo forte l’importanza e il valore della gestione del territorio e degli spazi per favorire il buon vivere delle persone e con questa laurea sono andata nelle scuole superiori a fare corsi sul risparmio energetico e le tecnologie sostenibili e presso strutture pubbliche per organizzare eventi, sempre sui temi ecologici. prima fra tutte, “La città del Sole” una manifestazione che ho organizzato per tre anni e che non ha avuto uguali nella zona in quegli anni ‘90.
È stato allora che mi si è chiarito che se l’essere umano non lavora su di sé difficilmente può poter apprezzare e utilizzare qualsiasi disponibilità abbia tra le mani per stare così davvero bene.
Ho iniziato allora il mio viaggio tra le pieghe del lavoro emozionale con il metodo di Roy Martina per poi scoprire la potenza della voce, secondo il metodo Soul Voice®, come veicolo di liberazione e di manifestazione, e quanta esperienza con le costellazioni familiari!
Lavorando su di me ho comunque, in parallelo, continuato ad approfondire la mia ricerca per una alimentazione più fisiologica e gustosa e non ho mai lasciato l’interesse per la gestione dello spazio che si è trasformato nello studio del linguaggio della terra attraverso la geobiologia e il feng shui, perché l’ambiente dialoga continuamente con la nostra vita e la condiziona profondamente. Essendo donna sono poi approdata al lavoro sul pavimento pelvico, una attenzione dovuta, necessaria e attualmente davvero lacunosa nelle vita delle donne.
In fondo io mi sento una ricercatrice il cui obiettivo è occupare in modo adeguato lo spazio che le spetta nel puzzle della Vita.
Sono profondamente coinvolta dall’impulso che nella vita mi ha portato a ricercare giorno dopo giorno gli strumenti a me più utili e confacenti per conoscere, riconoscere, sviluppare la connessione al senso profondo della vita e a quello di appartenenza al suo movimento evolutivo.
Sono quindi ad offrire attraverso sedute individuali, seminari, conferenze ed eventi il frutto di questo lavoro durato tutta la vita e che mi ha regalato la consapevolezza che se porto nel mondo ciò in cui sono più capace questo sarà valore aggiunto per me come per tutti.
Operatrice olistica, trainer, insegnante Soul Voice®, scrittrice, divulgatrice di stili di vita consapevoli
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