L’importanza dell’abitare

 

Se ci si guarda allo specchio si vede chiaramente che i nostri arti sono una estensione del nostro centro.

Siamo fatti per occupare un certo spazio intorno a noi che l’uomo vitruviano di Leonardo ci dice debba essere in una certa relazione armoniosa nel rapporto tra le parti e il tutto.

Ma ancora prima, nella cultura greca, nella espressione attraverso l’architettura e l’arte, il rapporto armonico tra le parti parla di una bellezza riconosciuta come ottimale espressione della vita.

I nostri antenati insomma lo sapevano!

Un tempo lo sapevano così bene che facevano prima pascolare le pecore in un determinato luogo e se gli escrementi degli animali erano sani, allora sapevano che quello era un luogo dove poter costruire per abitare. Mentre sapevano che per i luoghi di culto erano adatte le località presso gli incroci d’acqua per esempio, dalla vibrazione più elevata.

Si riconosceva in modo semplice e spontaneo l’esistenza di una connessione naturale e benefica tra la parte interiore ed esteriore della persona e tra la persona e ciò che la circonda.

PERCHÈ TUTTO È IN RELAZIONE

Saper utilizzare questa legge naturale per migliorare la propria condizione di vita è un bel passo avanti nella conquista di una alta qualità complessiva nell’ essere.

VENIAMO ALL’OGGI

Questi parametri oggi non esistono più, e non esiste nemmeno una valutazione effettiva di quanto l’ambiente circostante influisca sul nostro vivere quotidiano.

Ma l’effetto di quelle energie continua ad essere effettivo ed interagisce con noi giorno dopo giorno generando conseguenze a più livelli del nostro vivere, ora come allora.

E’ IMPORTANTE CAPIRE CHE L’AMBIENTE E’ UN ORGANISMO VIVENTE CHE SCAMBIA, DÀ E PRENDE DA NOI COME NOI DA LUI

Questo è un ragionamento che inevitabilmente porta ad un ridimensionamento della nostra potenza come esseri dominanti sul pianeta e ci costringe a prendere la misura di ciò che occupiamo e di ciò che abbiamo intorno.

QUESTA È UNA COSA CHE PUÒ SOLO FARE BENE IN EFFETTI.

Perchè ci riporta a noi stessi, costringe a rivolgere lo sguardo verso l’interno.

Questo respiro che abbiamo con ciò che ci circonda è vitale e racchiude in sé caratteristiche che se rispettate favorisocno la vita stessa in sé :

osservare il comportamento degli animali intorno può dare informazioni interessanti. I gatti per esempio amano sostare nei punti in cui si trovano concentrazioni energetiche solitamente dannose per l’uomo. Per questo era considerato un animale sacro in Egitto, ha infatti la capacità di trasmutare la qualità di queste energie tossiche, e lo fa anche quando viene a fare le fusa da voi. Al contrario il cane non sopporta quella energia patogena e non lo troverete mai nei posti che amano i gatti. Ancora: la presenza continuativa di formiche e vespe è indice di energie ambientali tossiche per l’uomo.

anche le piante sono indicatori interessanti: gli alberi che hanno tumori o che tendono a spostare la chioma o i rami fuori dall’asse del tronco stanno ad indicare la presenza di faglie o falde nel sottosuolo. Sono comunque tanto utili anche negli ambienti abitativi: il loro respiro pulisce e trasmuta energia a seconda delle loro specifiche qualità.

negli interni lo spazio deve essere pulito. Non parlo in questo caso di igiene, che considero scontata, parlo di contorni definiti, chiari, senza accumuli di cose, oggetti, occlusione di passaggi. L’energia deve potersi diffondere e nutrire tutte le parti. Se ci sono chiusure, blocchi, ristagni di ordine materiale, questo condizionerà anche lo stato interiore di chi abita quegli spazi e viceversa. Se ci si sente in una condizione di paresi nella propria vita, è davvero tempo di fare pulizia tutto intorno.

è importante sentirsi protetti nel proprio spazio, al sicuro e accolti. Evitare di disporre sedute o luoghi di riposo di fronte a porte o con la schiena rivolta ad ingressi in genere, comprese le finestre. E’ sempre bene mettersi nella condizione di poter controllare chi arriva e non essere esposti in modo diretto ai movimenti energetici.

i colori che ci circondano svolgono una influenza importante. Possono stimolare così come invece possono calmare ed aiutare ad raccogliersi. Evitare quindi colori troppo forti in camera da letto e colori freddi nella zona giorno, a meno chè si debba equilibrare un eccesso. E’ importante tenere presente le qualità del colore in sé ma anche il volume della sua tonalità. Il colore completamente bianco dà un senso di pulizia ma non soddisfa la funzione “nutriente” e anzi la impoverisce.

Di base comunque è fondamentale rivolgere lo sguardo allo spazio che scegliamo per noi o dove decidiamo, o dobbiamo, trascorrere molto tempo, con la consapevolezza che siamo continuamente in relazione con un organismo vivente la cui energia entra dentro di noi e a cui noi ne cediamo della nostra. Quindi è importante ascoltare se stessi e capire come avviene questo scambio e a che livello, o livelli, ci influenza…può essere un ingrediente che fa la differenza nella qualità della quotidianità e più in generale nel percepire leggerezza piuttosto che pesantezza dentro di sè. Quindi nel disporre delle proprie risorse interne.

E poi intervenire per equilibrare, liberare, alleggerire ed evitare che si formino concentrazioni, accumuli o invece perdite e vuoti che possano inficiare la qualità di questo scambio, può essere un esercizio divertente che insegna molte cose per muoversi con consapevolezza nella relazione con l’ambiente.