L’ENERGIA DEL FUTURO

La Vita è tale perché si riproduce continuamente, è questa la sua funzione primaria.

Si dice autopoiesi questa capacità.

Il termine autopoiesi è stato coniato nel 1980 da Humberto Maturana e Francisco Varela a partire dalle parole greche auto, ovvero se stesso, e poiesis, ovverossia creazione.

In pratica un sistema autopoietico è un sistema che ridefinisce continuamente se stesso e

si sostiene e riproduce dal proprio interno.

Un sistema autopoietico può quindi essere rappresentato come una rete di processi di creazione, trasformazione e distruzione di componenti che, interagendo fra loro, sostengono e rigenerano in continuazione lo stesso sistema.

Inoltre il sistema si autodefinisce, di fatto, ovvero il dominio di esistenza di un sistema autopoietico coincide con il dominio topologico delle sue componenti (tratto daWikipedia)

Ecco.

Se viene a mancare questa funzione non è più Vita, la Vita non è più se stessa.

E sono i bambini e i cuccioli che ci parlano di questa necessaria verità.

E proprio ora che sono finite le scuole con gli oneri e le incombenze giornalieri, i bambini sono tornati nelle strade, nelle piazze e nei giardini, finalmente liberati ci regalano i loro colori, i loro suoni, i loro entusiasmi, il loro impulso alla Vita che esiste di per sé…

quella Vita che ti fa correre dietro alla palla per il piacere semplicemente di farlo.

Noi abbiamo bisogno dei bambini, ne abbiamo bisogno socialmente, come comunità, come individui.

Ne abbiamo bisogno più che mai.

Per contaminarci con il nuovo che avanza, con la Vita che avanza.

Con la Vita che vuole riprodursi.

Siamo stati anche noi, quando siamo arrivati qui, inconsapevoli attivatori di vita per gli adulti che ci circondavano.

Ora diventati adulti a nostra volta, in un mondo che non ci aiuta, siamo noi che abbiamo bisogno di rinfrescare quella pulsione vitale.

Io credo che più si avanza negli anni più è importante avere davanti a sé nuove generazioni felici di portare il loro contributo vitale.

Sono loro che ci riportano al centro del senso del vivere, quella energia aperta alla conoscenza, alla esperienza, alla curiosità, al mettersi in gioco per il bisogno di essere sè.

La società che abbiamo costruito è una società che da tempo ha scelto di suddividere le fasi dell’esistenza in modalità via via più specializzate, riducendo sempre di più le reciproche contaminazioni e anzi favorendo una visione del mondo univoco, come se ciascuno, in qualsiasi fase della vita sia, non possa imparare attingendo alla sensibilità di altri e di altre generazioni.

Limitando questo processo di scambio perdiamo la straordinaria capacità insita in noi di rinnovarci rinforzando le comuni radici.

E’ come se si smettesse di respirare.

Insomma quello che ne risulta è una società morta, rigida, incapace di riprodursi perché chiusa verso il nuovo, verso l’evoluzione, ostinatamente vincolata alla propria posizione, alla cornice del quadro dentro cui crede di vedere sé, e si sente sicura.

Nel metodo Soul Voice® invece, i suoni dei bambini hanno un ruolo importante nell’aiuto che la Voce può dare al percorso di crescita personale che appartiene ad ognuno.

Innanzitutto perché nella nostra memoria interiore tutti li conosciamo, li abbiamo praticati, e inevitabilmente portano con sé memorie intrecciate al nostro sistema cellulare.

Poi perché recuperare la capacità di esprimere quei suoni significa rintracciare un grado di libertà con sé stessi inestimabile, quella libertà data dall’essere ancora leggeri dai pesi che dovremo portare, e che permette di non negarsi il sentire, come poi si impara a fare, ma di esprimerlo portandolo nel mondo.

I suoni dei bambini hanno la capacità di stimolare nel profondo il bagaglio emotivo che inevitabilmente ci accompagna, per rilasciarlo se non ci appartiene veramente o invece per gioirne se ci nutre.

I suoni dei bambini rivissuti con maggiore consapevolezza diventano così il punto di partenza più consapevole dei giorni e delle scelte che verranno.

E infine …

che straordinaria comunicazione ci consentono quei suoni per giocare o invece fare sul serio quando tornati bambini a nostra volta ci permettiamo di comunicare con loro a modo loro.

Abbiamo cura dei bambini dentro e fuori di noi, così da rispettare e valorizzare l’energia del futuro, rivendicando il progetto di Vita che ci ha voluto qui.

Facciamola scorrere questa energia del futuro,

diamogli Voce!!!