Una lettura importante per comprendere il punto in cui ci troviamo oggi.
Il caso Forteto ha una storia lunga più di quaranta anni.
Anni trascorsi raggiungendo fama e ricchezza sui palcoscenici mentre nella pratica quotidiana si agivano abusi di ogni genere su bambini, adolescenti, persone con handicap e adulti, manipolati e sfruttati in modo totalizzante anche e soprattutto sessualmente.
Oggi la sua storia è finita nel silenzio mentre si tentano varie commissioni di inchiesta e si susseguono sentenze di condanna.
Approfondire le ragioni della nascita e crescita di questo progetto settario si è rivelato più utile di quanto credessi per capire le ragioni del nostro oggi e per questo è nato ” la società immatura: il caso Forteto”
L’esperienza del Forteto riguarda il nascere e il crescere di una comunità abusante nelle campagne toscane del Mugello.
Abusi a livello sessuale su bambini, ragazzi, uomini e donne.
Abusi nello sfruttamento lavorativo e nella manipolazione mentale.
Tutto questo si è protratto per oltre 35 anni lasciando dietro di sé un numero enorme di vissuti tragici e in molti casi irrecuperabili, di esseri umani sofferenti ed è ancora oggi un capitolo che fatica a chiudersi.
Intorno a queste vicende a lungo e prevalentemente un silenzio assordante e una mistificazione dilagante.
Perchè si possono protrarre così tanto nel tempo vicende, tra l’altro, palesemente violente e pericolose?
Come è possibile che si possa millantare in modo plateale verità invece calpestate con il consenso del pensiero comune?
Perchè persone e fatti possono presentarsi e farsi presentare come modelli da seguire mentre le tragedie si moltiplicano?
Cercare di rispondere a queste domande è allora diventata per me una esigenza.
La scrittura di questo libro risponde all’ esigenza di riconnettere le ragioni per cui un tessuto sociale che guarda altrove usando parole che incantano, partorisce da dentro di sé cose che poi si trova costretta a definire “mostruose”.
La scrittura di questo libro è stato un viaggio esplorativo nelle fondamenta della società che ha generato e certo anche finanziato a lungo, un progetto di distruzione della persona umana che ha chiamato “ una azienda di successo”.
La storia del Forteto è, infatti, la storia del tentativo, poi fallito, ma fino a che punto?, di sostituire quelli che riteniamo essere i fondamenti del nostro vivere civile che si basano sul rispetto per la persona umana, sul rapporto intimo tra persone che si vogliono bene e che hanno cura della propria prole, con un sistema “funzionale” capace di distruggere l’intima identità delle persone per renderle succubi, manovrabili, usabili.
In funzione di interessi “altri”, appunto.
Il Forteto è stato un campo di sperimentazione di quanto sia possibile portare al degrado di sé l’essere umano mentre si offrono rappresentazioni salvifiche e di successo economico, ma anche, non sto scherzando, gastronomico.
Questa è una storia, certo non la sola, in cui i personaggi e le vicende sono solo comparse di una trama ben più ampia che vede coinvolta l’intera società entro cui si è sviluppata e coinvolge profondamente e inevitabilmente proprio ognuno di noi.
Perchè queste stesse domande, queste stesse vicende che narrano il Forteto sono semplicemente il prodromo di ciò verso cui noi, come società civile, stiamo andando nel nostro cammino e disegnamo per il nostro futuro.
Ingredienti che sono già ben presenti nel nostro quotidiano.
Una società dunque ancora immatura, incapace di svolgere il suo compito di coinvogliare intorno a sé persone in grado di salpare il mare della vita e realizzare il compito che ci spetta di essere felici insieme al tutto, proprio realizzando se stessi.
Perchè io credo che sia davvero utile, necessario, rilevante, conoscere e riconoscere queste dinamiche.
Per la costruzione di un cammino di vita e di una società consapevoli.
La presentazione del libro “La società immatura: il caso Forteto” alla libreria Salvemini, a Firenze.